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Aggiornamenti dallo Zar

Nelle ultime settimane una serie costante di punte allo Zar ha permesso di aggiungere ancora qualche buon metro al rilievo. Ad avvicendarsi nelle brevi ma sudate esplorazioni, un gruppetto intercambiabile “misto soci” di GGB, Underland e Gruppo Grotte Alto Garda Bresciano (Vicky, Mak, Profe – Max, Nicolò – Davide e Gibo).
Dove eravamo rimasti? Avevamo conquistato, con un breve saltino, la base di un pozzo con camino laterale da risalire. Dopo aver dedicato un’uscita ad accomodare e mettere in sicurezza alcuni passaggi, la volta successiva siamo scesi a verificare il camino notando però tra le pareti del pozzo, a 3 e mezzo di altezza, un pertugio dal quale proveniva molta aria. Il lavoro di slargo susseguito ha reso possibile l’avanzata di 2m in condotta di interstrato semi-orizzontale molto bassa, che necessitava di ulteriori opere di abbassamento pavimento, per riuscire a raggiungere quello che sembrava un ambiente dalle dimensioni più generose.
Nella terza puntata, la rimozione del fango in posizioni infernali ha impegnato molto del tempo, ma alla fine si è passati oltre: un breve slargo dal soffitto ancora basso e poco più in là, un altro restringimento, rischiava di diventare un passaggio riservato ai soli magri. Una curva a destra, un ulteriore slargo, qualche metro e, contro la parete una fessura di 1 metro soffiante, si celava un pozzetto. Nel frattempo quelli più in carne avevano reso agibili tutti i punti più rognosi rendendo il transito decisamente più accessibile.
Ed eccoci arrivati a sabato 11 Dicembre con l’attacco della fessura al termine del cunicolo denominato “F. a nastrow”: ci stiviamo in quattro nell’ultimo slargo e procediamo nell’opera di allargamento nelle solite posizioni penose, ma in breve tempo riusciamo a passare nel pozzo. Scendiamo in libera 4m, brevissimo momento di stazione eretta e poi si torna a strisciare: sbuchiamo lateralmente in un meandro dove, a monte si gattona per pochi metri poi dei restringimenti bloccano l’avanzata; dopo 2m verso valle, sulla destra parte una condotta sempre orizzontale, bagnata e fangosa, transitabile per qualche metro poi si stringe e tende ad inabissarsi, mentre in basso, uno sfondamento ci fa scendere di qualche metro al cospetto della solita fessura larga meno di una spanna. L’aria, sempre molto decisa, proviene da tutte e tre le diramazioni e ciò fa presagire la presenza di un ambiente sottostante probabilmente comune. Interessante anche i segni di presenza di pipistrelli e di spessi strati di calcite cristallizzata.
Il percorso aggiunto nelle ultime esplorazioni è alquanto rognoso, soprattutto affrontato con abbondanza di sacchi carichi di eccessiva speranza, ma, aria decisa, diramazioni orizzontali (rare per Cariadeghe a basse profondità) e l’ortogonalità 150m più in basso a Sala Emmental, situata oltre le gallerie dell’Oltre Tomba in Omber, rendono l’Abisso Lo Zar decisamente molto interessante. Un grazie agli amici di Underland e GGAGB per il costante e validissimo supporto.

Vicky

Abisso Lo Zar - Condotta freatica

Abisso Lo Zar - Cristalli di calcite

Abisso Lo Zar - Cristallizzazioni di calcite e fungilli

Abisso Lo Zar - Cunicolo a valle

Abisso Lo Zar - Strettoia a valle

Abisso Lo Zar - Pianta

Abisso Lo Zar - Sezione

Abisso Lo Zar - Sovrapposizione pianta con Omber


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