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Alla ricerca del mostro del Guglielmo

E’ stato chiamato proprio cosi’, dal presidente del Progetto Sebino, Max Pozzo, il fantomatico grottone che, dai “piani alti” del Monte Guglielmo potrebbe portare al collettore della sorgente Tufere, attualmente in fase di esplorazione.

E l’invito fatto al Gruppo Grotte di partecipare alle ricerche del “mostro” non poteva cadere nel vuoto, e, cosi’, oltre ai lavori di disostruzione iniziati in un possibile accesso quasi in vetta (si veda news del 13 maggio), si e’ deciso di rivisitare alcune cavita’ tra le piu’ promettenti, iniziando dalla zona di Corna Frere.
Nel rivedere grotte abbandonate dopo anni di oblio, la speranza, ovviamente, e’ di poter trovare una possibilita’ di prosecuzione, anche se e’ gia’ scontato che questa difficilmente sara’ disgiunta da attivita’ di disostruzione.

In una prima uscita, avvenuta sabato 19, Io, Mauri, la Roberta e Mirko-Skizzo abbiamo operato all’esterno, cercando e ritrovando gli imbocchi delle grotte di nostro interesse, a cui mancava la postazione GPS.

Con la seconda uscita di domenica 27, a cui si e’ aggiunta anche Marta, abbiamo iniziato con la prima grotta, scegliendo come obiettivo la 458 Lo – Caia di Corno Frere, a quota 1300 mt slm.
Si tratta di un imponente salone con la base a sezione approssimativamente rettangolare di 25 x 15mt completamente occupata da enormi massi di crollo, a cui si accede dall’alto con un salto complessivo di una quarantina di metri.
Benche’ la cavita’ ha evidentissima origine tettonica, e’ estremamente ricca di depositi concrezionali.
Arrivati sul fondo abbiamo incominciato a passare al setaccio tutti i pertugi ed i cunicoli della frana ma, purtroppo, sono risultati tutti inesorabilmente tappati e privi di qualsiasi circolazione d’aria.
Unica (magra, viste le aspettative) consolazione, alcuni angoli estremamente suggestivi per scattare un po’ di fotografie.
Dopo due/tre ore di ricerca, e dopo aver dovuto sedare Skizzo che, per non smentire il proprio nome, ha incominciato in un angolo scelto a caso a scavare come un forsennato, abbiamo deciso di abbandonare il campo.
Al prossimo giro, altra grotta….la ricerca del mostro e’ solo all’inizio.

Don

L'imbocco ritrovato della Caia di Corno Frere

Sopra Corno Frere

Tra le concrezioni della Caia

Ancora concrezioni

si ispezionano tutti i varchi in frana

Colate

Il rituale autoscatto

Skizzo in un'improbabile disostruzione

Marta all'uscita


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