sede: vicolo Manzone 18, 25122 Brescia | ggb@ggb.it

Campo avanzato sul Korot River

Domenica 12 Aprile h22:40

Oggi è stata una giornata lunga, dura ma positiva. Partiti dal campo verso le 7, in 2 ore e 30 e sotto una pioggia battente, abbiamo raggiunto la zona di Kabituan posta sull’altro versante della montagna che contiene la nostra Elaroman Cave 1.
Sorpresa amara: quella che doveva essere la “mamma di tutte le grotte” (l’ennesima, ahimè…), si è rivelata essere un troncone di fiume sotterraneo lungo solo 50 metri compreso tra sifone e sifone a cui si accede da suggestivi portali. La portata è certamente compatibile con l’attivo che ben conosciamo ma nessun passaggio aereo.
Lungo una depressione piatta, la guida Armando ci accompagna all’ingresso di Sorok Nalubang 1 e 2. La prima è una galleria fossile sigillata dopo solo 150 metri. Nella seconda entriamo io e Frizzi: all’ingresso occorre strisciare curiosamente tra le colonne poi, sbucando in un vano concrezionato, arrampichiamo un traverso esposto in salita fino ad una finestra che butta su un vasto p.25. Alla base bella sorpresa con 600 metri di incredibili gallerie 30 x 20 prima di stopparsi su sifone di fango.
Pota, Lillo e Lorenzo all’esterno nel frattempo si spostano 500 metri in direzione SE fino all’ingresso di Sorok Nalubang 3. Il gps conferma la sensazione di essere a pochi metri dal sifone terminale di Elaroman Cave 1, la corrente d’aria pure!
Sono 500 metri formati da saloni concrezionati fino a stringersi in passaggi impraticabili. Non ci arrendiamo: appena usciti dalla grotta precedente ci buttiamo in 2 ore di disostruzione armati solo di martello, piantaspit e chiodi da roccia da usare a mo’ di scalpello… Esprimiamo tutto il nostro disappunto sulle colonne di concrezione che ci sbarrano la strada. Sarà il Pota, conclusa la “topo” (da leggersi con l’accento alla francese) a cacciarsi nella trappola per fachiri. Bloccato dalla terza stalattite dovrà sbriciolarsi i cristalli di calcite martellandosi lo sterno… Oltre, tra le altre cose, stringe per sempre. “Bravo!” dice il Lillo, ma “Non dirlo a nessuno che in Filippine ci sono strettoie così, altrimenti in spedizione non ci viene più nessuno!”.
Guido e i tre francesi nel frattempo ci hanno lasciato al nostro destino per raggiungere la grande perdita del Korot River, 2 km più a Nord, ma quella che doveva essere una grotta si rivela una serie di perdite intransitabili. Da un foglietto affisso in foresta apprendiamo poi che il gruppetto abbacchiato ha preferito tornare al campo.
Noi invece, usciti piuttosto tardi da Sorok e solo dopo esserci persi nel buio di una foresta fitta e tutta uguale, decidiamo di raggiungere il riparo di Dundy sul Korot: una tettoia di foglie tra palme da cocco. Quanto basta per una bella cena a base di riso e un’umidissima ma meritata dormita.

Claudio detto Gnaro


Campo avanzato presso il Korot River


Cena al campo avanzato


All’ingresso di Sorok Nalubang 3


Claudio scieglie una nicchia particolare in Elaroman


Frizzi, Lorenzo e Lillo nella zanzariera


Goursin Sorok Nalubang 3


Il cactus in Sorok Nalubang 3


Pozzo in galleria a Elaroman


Sorok Nalubang 3

Potete mandare un SMS gratuito ai satellitari della spedizione (881631649730) tramite il sito www.intermatica.it entrando nella sezione MobileLine > Invio sms > a telefono Iridium


0 Responses to “Campo avanzato sul Korot River” | Comments are currently closed.