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Fanaccia: ritorno al futuro

Viaggio introspettivo lungo l’asse Brescia-Apuane

E’un viaggio nel nostro passato quello che ci ha portato, noi soci del GGB, Sabato 10 e Domenica 11 Marzo scorsi, di nuovo in Toscana, di nuovo in Fanaccia. Una sorta di introspezione alla ricerca di vecchi sentimenti. Valicando la Cisa con classica sosta all’autogril di Tugo ovest, sorridendo alla vista del folcloristico parcheggiatore di Aulla e percorrendo le infinite curve della Garfagnana fino a Gorfigliano (ognuna porta con se una storia). Le faggete, l’aria dell’ingresso e Lei, la Grotta. Posti, cose e persone che tanto hanno da ricordarci, come il Pannè che adesso non c’è più. E la discesa, giù fino al pozzo dell’Esorcista così lontano dall’ingresso, attraversando storie e voci di tutti coloro che hanno contribuito all’esplorazione di questi magnifici vuoti.
In quella pietra bianca, striata di grigio sono veramente scolpite un sacco di cose.
Naturalmente anche questa punta ha la sua storia da tramandare: un’arrampicata di ottanta metri ci ha portati vicini alla testa dell’arioso pozzo-camino, dove una grande finestra nera ci aspetta. Domenica è finita la corda; ormai mancano solo una quindicina di metri e la prossima volta ci affacceremo all’ignoto: un altro camino forse, verso un nuovo ingresso, oppure una galleria… chissà!
Bravi Mauri, Frizzi e Ciro veri speleo testardi e brava la piccola (Kg 40) e ultima arrivata “Balossina” (Serena) che, nata speleologa dal recente corso, possiede già la tenacia tipica da GGB.

Ora, come accade in questi casi, la nostra mente è là, appesa a quella corda che presto ci svelerà cosa c’è oltre il buco nero!

Marco Bà (Gruppo Grotte Brescia)


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