Lo scorso week-end l’allegra brigata GGB si è trasferita in Apuane per un classico pellegrinaggio a sua Maestà il Corchia. E quella che doveva essere un’agile traversata Fighiera-Fondo-Serpente, visto l’alto numero di partecipanti (ben 27 tra soci, soci riesumati, zoombies, amici e parenti…) è forzatamente diventata un’infinita Eolo-Fondo-Serpente. Una folla rumorosa e disordinata che ha dato vita ad una sorta di festival della cazzata speleologica: impossibile elencare tutte le performance negative ma ricordiamo gente che ha perso addirittura l’impianto di illuminazione o l’attrezzatura, un furbone che è anche guida alpina tanto sveglio da abbandonare una corda sul Pozzacchione, un’amazzone bloccata per mezzora a metà dell’Elle con la treccia corvina incastrata nel discensore, ecc…
Ovviamente tutti giurano che la notte prima passata in bianco a fare i giochi da circo più assurdi non c’entra (sempre che tirare petardi nei sacchi a pelo dei pochi addormentati o scendere le scale con il trolley sia un gioco…) ma la cosa più incredibile è che una volta nella pancia del gigante di marmo tutti siano riusciti comunque a divertirsi, a divertire e soprattutto a non farsi trascinare fuori.
Qualche fenomeno di codardia, come di sdoppiamento dell’anima, ad onor del vero c’è stato ma quasi tutti hanno visto la spiaggia del lago Vidal e in 13 hanno poi continuato lungo la forra sotterranea più bella d’Italia arrivando fino alla saletta terminale per un brodo ed un te con gli amici di Castelnuovo, spettatori impotenti di questo delirio speleologico.
Un grazie anche alla pazienza della zia Piera e ai simpatici Livornesi, sempre non si siano tenuti la corda recuperata il giorno dopo…
Pota
Il limonatore mascherato
Il ritorno del belva
Iniziano le attese..
Pausa anello
Sindec
L’amazzone