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FanacciaNEWS

L’ultimo colpaccio alla Fanaccia (Monte Pisanino,

Il 28 dicembre 2004 Matteo Rivadossi supera il sifone (15 m, -2) che chiudeva a valle il chilometrico piano di gallerie di -400 percorrendo 200 metri di grandi condotte che continuano: si apre una nuova tappa nelle esplorazioni di questo abisso a cui il GGB è ormai abituato ma, scesi in paese, la scoperta è soprattutto un buon motivo per anticipare i bagordi di fine anno con gli amici di Gorfigliano, capeggiati da Pannè e Daniele.
Il 2005 viene inaugurato prestissimo con una serie di punte concentrate tra gennaio e febbraio, condotte dai soliti con il solito sovraccarico.
In primis viene rifatta l’immersione ma bisognerà essere in due per trascinare oltre ben 150 metri di tubo da un pollice, necessario ad innescare lo svuotamento dei sifone: vorremmo evitare, a questo punto, di raccontarvi la follia di R. Crotti, reclutato la mattina stessa, alla sua prima immersione assoluta dopo una sommaria spiegazione in piscina ricevuta 2 giorni prima…
Una decina d’ore trascorreranno con la muta addosso che ti macera la pelle a controllare tubi e livelli. Poi la grande emozione di sentire “soffiare” la volta di una galleria appena prima completamente allagata e le urla dei compagni, come noi ipotermici, restati al di là pazientemente ad aspettare. Quasi come quella di ritrovare vivi quei due miracolati che, una volta fuori, sono scivolati sul ghiaccio più infido delle Apuane… Uno inciampa con i ramponi, l’altro che lo segue cercando di beccarlo e la splendida faggeta diventa un flipper micidiale. Film speleologici già visti e raramente a lieto fine con un giro gratis in elicottero fino all’ospedale di Massa!
All’occasione sucessiva, superando in mutande ciò che resta del sifone, vengono topografati tratti sub-orizzontali e pozzi per circa 400 metri di sviluppo fino ad un nuovo fondo concrezionatissimo posto a -450. da sottolineare la partecipazione straordinaria degli amici di Malo che verrà ricompensata da un altrettanto straordinario recupero materiali.

Con uno sviluppo spaziale aggiornato a 7200 metri per una profondità invariata di 586, la Speluca della Fanaccia si conferma come una delle cavità più importanti della Toscana: le attuali prospettive esplorative sembrano restrigersi alle zone a monte della sua chilometrica estensione, dove attendono le remote arrampicate verso possibili giunzioni con gli abissi che crivellano la sovrastante zona della Mirandola. Frane ed intasi permettendo.

Gianni Garbelli


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