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Immersione a Langun e aneddoti vari

Calbiga, mercoledì 15 aprile ore 20:10

Bene, cominciamo con gli aneddoti vari… Abbiamo appena lasciato i due sub alla loro immersione: Matteo, Lillo e Rok si dirigono verso il sifone a monte per finire il rilievo. Sul tratto di collettore a valle restiamo io e Claudio con l’arduo compito di verificare la presenza di eventuali prosecuzioni lungo la grande diramazione fossile laterale rilevata nel lontano 1987. Ci imbattiamo in un piccolo lago che blocca Claudio sprovvisto di giubbotto. La galleria prosegue sull’altro lato, io ho già la muta indosso e determinato decido di andare da solo almeno fino in fondo al ramo già rilevato. Non ho nessuna intenzione di lasciare anche questa galleria in mano ai turisti ciccioni! Essendo consapevole che Claudio era poco lontano proseguo senza timori. Le impronte nel fango mi indicano la strada del ritorno. Finalmente arrivo a un laghetto alla fine del ramo rilevato, mi addentro in un restringimento che sembra proseguire ma senza corrente d’aria. Claudio sta aspettando già da 40 minuti e quando mi giro per tornare indietro un brivido mi percorre la schiena… Non riconosco più la strada per l’uscita! Cerco di controllarmi… Trovo di nuovo il piccolo lago ma ormai non sono più sicuro che sia quello che avevo appena visto. Porca miseria, adesso c…zo faccio? Dopo pochi minuti la sala è piena delle mie tracce e io non ci capisco più niente. Finalmente risolvo il rebus e scopro che la galleria retroverte e i laghetti sono due, praticamente identici. Corro da Claudio che aveva già chiamato gli altri per pestarmi a sangue. Quando li vedo rallento il passo e cerco di capire se devo scappare o chiedere pietà! Alla fine ricevo la benedizione di Claudio e insieme si torna al lavoro…

Daniele Pirla Pirlo

Qualche brivido anche stanotte alle 2 quando io, Claudio, Lillo e Carla siamo arrivati a Calbiga a piedi direttamente da Langun-Gobingob rendendoci conto che il gruppo di Guido, Mauri, Benji e Davide più filippini vari non era ancora rientrato: eppure alla peggio dovevano farlo ieri con già dopo un giorno di ritardo. Avrebbero dovuto rispondere al satellitare o mandare un messaggio. Tanja a Catbalogan ha addirittura parlato con la moglie di Joni che non aveva notizie. Ma come? Una squadra di 4 italiani e 3 filippini praticamente sparita nel nulla? Temiamo il peggio sapendo che le ipotesi possono essere solo 2: o bloccati in grotta o fermati dagli amici guerriglieri del NPA…

Pronti a partire all’alba alla volta della barangay Lawaon, compongo il numero di Joni che magicamente risponde: lui è rientrato in serata per dei clienti lasciando i ragazzi alle prese con chilometri di grotta. Ovviamente stanno benissimo e, se non si sono degnati di farsi sentire, è solo perché hanno annegato il satellitare in un lago! Porca put…na, telefono da buttare a parte, ma non potevano avvisarci o farci avvisare? Proprio un attimo fa un messaggio recapitato da Joni: arriveranno addirittura tra un paio di giorni! A questo punto solo 5 km di rilievo potranno risparmiare gli anarchici dalla lapidazione… Dai gnari, alura sòta coi chilometri!

Matteo Pota Rivadossi

Con Simon ieri abbiamo continuato l’esplorazione oltre il secondo sifone sul fondo di Langun con l’obiettivo di fare anche tutto il rilievo. Mentre Simon topografava con questi nuovi sistemi super tecnologici (disto integrato e palmare), io, che sono più preistorico, mi sono dedicato a cercare tra le varie diramazioni della galleria qualche prosecuzione. Trovandoci su un pozzetto di 3 metri di cui due nel vuoto, memore del racconto del Pota su come scendere senza attrezzi con una corda un pozzo verticale, ci siamo organizzati per scenderlo con asole per piedi e mani… Una volta raggiunto incolume la base del pozzetto sopraggiungeva anche Simon. Che malsana idea ho avuto, se penso che alle nostre spalle c’erano due sifoni da superare e nessuna attrezzatura subacquea pronta all’uso per gli eventuali soccorritori. In risalita tutto facile, si fa per dire, e fieri di noi stessi abbiamo potuto completare la topografia di 400 m di gallerie. Gli ambienti sono maestosi e con morfologie incredibili, condotte forzate di 7m di diametro, una finestra quasi perfettamente rotonda interrotta da una faglia alta 35 m e finalmente il terzo sifone. Una volta trasportato il materiale al sifone, Simon si preparava all’immersione mentre ho schiacciato un pisolino. E’ riemerso dopo una quindicina di minuti dicendomi di averlo superato ma per ora, a parte la sala aerea raggiunta, non c’è altro. La nostra ricerca prossimamente si concentrerà nella zona allagata verso la lontana (1km) ma ormai non irraggiungibile sorgente di Balogo.

La bella punta post-sifone si conclude con una sportiva risalita, bombole in schiena, delle varie rapide e cascate fino al lago dove finalmente ci cambiamo, insacchiamo bombole e materiali per i ragazzi incamminandoci verso l’ingresso di Langun dove ci aspettano, tra mille domande, anche tenda e materassino per un bivacco indimenticabile.

Gigi Gheisha Casati

L’avventura del raccordo!

Domenica scorsa, giorno del campo a Langun,  le ragazze si sono offerte di andare alla ricerca del raccordo mancante utile per travasare la bombola d’ossigeno. Dato che a Calbiga non esiste un’officina  meccanica, hanno dovuto recarsi a Catbalogan, dal fabbro già conosciuto per averci fuso i piombi delle zavorre… Simon, prima di partire per l’immersione a Langun, aveva spiegato loro come deve essere fatto il pezzo. Trovato il fabbro, in 5 min gli danno le indicazioni necessarie. Il tipo le rassicura che il pezzo sarà pronto il giorno dopo. Poi si godono il caos di Catbalogan dove entrano in un centro di bellezza gestito esclusivamente da baklà (gay). Pur facendo parte di una spedizione speleo, in compagnia di individui che ai tropici preferiscono fango e guano invece delle fiabesche spiagge sotto le palme, non possono rinunciare alla bellezza!  Per 5 Euro in totale fanno pedicure, manicure e acconciature! E i baklà erano così entusiasti dei loro capelli biondi che volevano far loro pure lo sconto! Una birra San Miguel è ciò che serve prima di imbarcarsi sul furgone per Calbiga.  Già in andata la guida alla Schumacher dei tempi da campione dell’autista filippino, necessitava tranquillanti!  Al ritorno nemmeno i folli sorpassi alla cieca del pilota del furgone poteva vincere il sonno delle ragazze. La sveglia era l’arrivo a…Tacloban! Ben 80 km oltre Calbiga! Passate le  19:00 trovare un mezzo per tornare indietro era quasi mission impossible. Prese un po’ dalla disperazione, han pensato addirittura di prenotare in un albergo. Però ancora una volta la disponibilità filippina si è dimostrata cordiale: un militare incontrato per caso si prodigato per quasi due ore affinché salissero su un altro furgone verso casa. Le indicazioni dello schietto soldato all’autista ed agli altri passeggeri  erano più che chiare: stop e sveglia obbligatoria al ponte di Calbiga!

Il giorno dopo siamo (io, Simon e Tanja) di nuovo dal fabbro per ritirare il pezzo. Prima di entrare nell’officina ci accoglie una scena fantozziana con dei tipi vestiti in giallo appesi su una specie di colonna oscillante gridando uno sull’altro, circondati da matasse di cavi elettrici. Apparentemente stavano cambiando la linea elettrica che alimentava l’officina e le case circondanti. Chiediamo per il raccordo e il fabbro ce lo fa vedere,  però non  è ancora finito. Ci dice di tornare dopo mezz’ora. Ma come lo finisce se non c’è la corrente elettrica e, visto il casino fuori, probabilmente non sarebbe arrivata neanche il giorno dopo? Boh, non ci avremmo mai creduto ma l’improvvisazione filippina ci ha stupiti un’altra volta! Il pezzo era pronto come promesso. Buono anche il prezzo dai 5000 pesos iniziali (100€), è sceso a ben più ragionevoli 500…

Rok Rocco Stopar

In attesa di altre mirabolanti avventure, i gnari di SAMAR 2015 ringraziano CAMP, MONTURA, ALP DESIGN ed AMPHIBIOUS, soddisfatti di consumare giorno per giorno il loro materiale come per altro se stessi!

Il pozzo che inghiotte tutto il metro cubo dell'attivo di Langun

l'ordinata officina meccanica in cui abbiamo realizzato il raccordo per l'ossigeno

la forrona 50 metri prima del sifone

elettricisti in sicurezza...

ecco i nostri speleonauti!

ecco perché spesso a Calbiga manca l'elettricità...

Simon sotto la pioggia si prepara per l'immersione nella sorgente di Balogo

con i porters all'ingresso di Langun

controluce

all'ingresso di Langun arrivano anche Gigi e Simon e si fermeranno a bivaccare

sempre lungo il collettore a valle

nell'enorme galleria a metà del collettore a valle in Langun

preparativi prima del sifone a valle di Langun

laghi e rapide lungo il collettore

lungo il collettore in Langun

il provvidenziale cortile della casa ormai adibito a deposito...

Langun, le rapide prima della pozza del vecchio fondo

Gigi e Simon nel lago del 1° sifone

Gigi prepara l'attrezzatura nei pressi del sifone a valle di Langun

il goblin spacca cocchi di Balogo

la sorgente di Balogo

pesce locale che qualcuno (Rok...) è riuscito a pagare a prezzi italiani

risalendo in barca il fiume di Balogo

Tanja ed i bimbi di Balogo versione black and white

benzinaio in Calbiga

Carla ed i porters in attesa a Langun

dal miglior calzolaio per tentare di recuperare nuove le FiveTen scollate alla prima grotta

dottore ed infermiera impazziscono per il cocco


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