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L’estenuante attesa a Buluan

Arrivati a Buluan dopo l’ennesima camminata da 8 ore con un caldo allucinante (ma non pioveva tutti i giorni in questo angolo del mondo?), mi devo arrendere alla realtà: riposo forzato per non compromettere la seconda parte della spedizione.
Mi dedico quindi a una rapida analisi del cibo lasciato alla casa di Omar per capire se, oltre a riso e il solito pesce secco salato e in parte oramai avariato, si potrà realizzare piatti che si aspirano alla mitica dieta mediterranea!!!
Non sapendo quanto dovremo rimanere, diventa importante la selezione di cosa sarà più utile inviare al campo in foresta e cosa invece far fuori. Come dalla pancia di Eta Beta, eccoti saltare fuori maccheroni e pelati per la gioia del Pota, già col coltello in mano, che cerca di assaltare la piccola improvvisata cambusa.
L’ormai “Doctor Rossistone , I suppose”, si deve arrendere e, lasciato il sacchetto del dry fish, si allea ai “gnari” bresciani. Come d’incanto un chilo di pasta finisce nelle nostre quattro pance…
Pieni e finalmente soddisfatti, in attesa del collegamento con il gruppo in foresta, ci apprestiamo ad andare a dormire tra una infinita folla di curiosi che si ammassano nei due metri quadrati delle scale della casa che ci ospita continuando fastidiosamente a sputare come dei lama. Le immagini del sotano di Kanibot li ipnotizzano mentre resta davvero allucinante l’unità di misura che hanno usato per descrivercelo. “Più largo del volo di una gallina”!!!
Quando tutto sembra assopito sotto una notte stellata, ecco che il mitico gallo incomincia a cantare (per la cronaca sono esattamente le 2:44 del mattino) scatenando l’invidia di tutti i suoi simili e le imprecazioni al nostro “signore” lanciate da Matteo che confermerebbero ancora una volta la laicità della spedizione…
Tutti penseranno che al risveglio l’argomento di base sia il programma di oggi, ma mi dispiace deludervi in quanto abbiamo un GROSSO ed improvviso problema da risolvere: la capella del Rossi!
Ormai sempre più filippino con infradito e ferite infette coperte da mosche, il mitico Guido ci pone un quesito inquietante: l’aver dormito con i boxer e senza la zanzariera, può aver permesso alle zanzare di andare a porre il loro pungiglione esattamente sulla parte più nobile?
Scatta l’emergenza tra chi vuole immortalare la situazione (forse è meglio del Viagra) e chi propone un impacco di crema, seguiti da una strana curiosità delle zie del villaggio…
Tra una battuta e l’altra, con Matteo e Claudio che corrono di qua e di là, ci facciamo passare due giorni di assoluta noia cercando di chiudere il cerchio sulle grotte di vero interesse. Ormai non ne possiamo più del caldo, della gente che sputa in continuo, del pesce salato che qualcuno, dopo averlo lavato, frigge nell’olio di girasole nel vano tentativo di renderlo accettabile (si renda grazie alla Coca trovata al villaggio) e dei galli, veri protagonisti del tempo libero di Buluan.
Claudio propone allora di utilizzare i postiglioni di sonnifero del Frizzi per addormentarli tutti, visto che domani secondo gli accordi presi con il gruppo in foresta, torneremo a Calbiga per valutare altre segnalazioni.
Alla sera grande festa con Lillo e Frizzi usciti dalla remota foresta di Mactingol abbandonando il gruppo francese che invece ha scelto di perseverare e corsi giù dritti a Calbiga. La birra a fiumi e la padrona del locale che deve fare tre volte il conto ma questa è un’altra storia…

Lorenzo


La zona di Calbiga, in rosso la linea dell’ipotetico spartiacque


Carta dei fiumi di Calbiga


Trasmettendo gli aggiornamenti


Autobus Calbiga Mancao verso Buluan


Bimbe a prendere l’acqua vicino Biri


Bye bye Buluan


Carabao


Coconut


Ultima cena a Buluan

Potete mandare un SMS gratuito ai satellitari della spedizione (881631649730) tramite il sito www.intermatica.it entrando nella sezione MobileLine > Invio sms > a telefono Iridium


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