Lâultima punta
Sempre via satellite, dal tetto di un albergo di Manila (ore 4 locali di mercoledì 24 Marzo) Matteo âPotaâ? Rivadossi, con la lingua un poâ impastata dagli eccessi dei festeggiamenti finali, mi fornisce gli ultimi aggiornamenti prima della partenza per lâItalia.
Un âcicloneâ? tropicale che ha sfiorato le Filippine , relativamente anomalo in questa stagione, ha condizionato lâultima punta di questa travagliata ma più che gratificante spedizione.
Entrati in grotta assai poco convinti dopo due giorni di pioggia, con lâobbiettivo di terminare il rilievo topografico e scattare le ultime foto, i gnari (i ragazzi in dialetto bresciano) hanno trovato a dir poco ingrossati i corsi dâacqua: dai due metri cubi e mezzo agli oltre cinque del collettore, fino a riempire gallerie larghe oltre dieci metri che qualche giorno prima erano quasi asciutte. Questo ha naturalmente impedito alla squadra di perseguire i loro obbiettivi ma ha fornito indicazioni interessanti sullâidrografia della cavità .
Lasciati i francesi che si fermeranno ancora qualche giorno a fare immersioni, i nostri tornando a Manila hanno potuto fare un primo più che positivo bilancio della spedizione: la scoperta di questa inaspettata ed interessantissima area carsica con una grande grotta parzialmente esplorata e decine dâaltre ancora da scoprire sono le basi perfette di nuove future spedizioni nellâisola di Samar, al riparo dai pericolosi guerriglieri di Mactingol.
I dettagli della spedizione saranno prossimamente pubblicati su questo sito.
Gianni Garbelli