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Manila: i problemi con la dogana continuano…

English summary

Manila, hall del Malate Pensionne, sabato 2 Aprile ore 8:30 (14:30 in Italia)

Per me e Gigi ieri e l’altro ieri sono state due giornate da dimenticare: spese nella vana speranza di non perdere il week-end, altri tre preziosi giorni. Ma cosa potevamo aspettarci dopo un prologo malaugurante agitato dal forte terremoto su Luzon della scorsa settimana, dalla radioattività del Giappone e dall’alluvione su Tacloban? Un ravanamento inguinale è d’obbligo anche mentre scrivo…
E pensare che manca solo una firma. Uno scarabocchio del responsabile di quello che potrebbe essere l’ufficio IVA; ma quello basta a bloccare lo sdoganamento e quindi il ritiro delle merci il cui costo di deposito, tra l’altro, continua a lievitare. Inutile spiegarvi cosa pensiamo di questo assenteista  e del suo squallido  ufficio che puzza di fritto con tre bambi che gli aprono solo la porta. Altrimenti ci oscurerebbero il sito…
Sdrammatizzando posso raccontarvi la scena di una ragazza inglese che si è precipitata terrorizzata proprio qui nella hall perche ha trovato un bel ratto in camera! Forse si è persa cosa gira per Manila!
Oppure della comica del bombolone d’ossigeno medicale noleggiato e caricato sulla minuscola Matiz di Tweet! Il bello è stato girare per Makati nello spazio che rimaneva del baule, e vedersi il film di mille Jeepney che stampano la tua serigrafia sul loro lucido bull bar fatto di belle putrelle…
Tornando tra le ombre schiaccianti degli infiniti grattacieli di Makati, cuore commerciale di una conurbazione di 18 milioni di persone, ci imbuchiamo nell’ennesimo centro commerciale pacchiano. La nostra guida si salva dalla lapidazione mostrandoci a sorpresa la stazione del metro. Salutiamo Tweet  assorbiti dal fiume di persone: destinazione Taft Avenue poi Central, per avvicinarci ad Intramuros, cittadella fortificata che racchiude il maggior numero di costruzioni coloniali oltre alla imponente cattedrale.
Per arrivarci sfidiamo la sorte davanti al Rizal Park a bordo di un triciclo in contro mano: i polpacci del driver sono strizzati dalla nostra mole occidentale, cioè da quattro volte il suo peso e poco ci manca che a metà di un incrocio l’agonia di tutti e tre finisca sul muso risolutorio di una Toyota…
Con una lunga camminata  fotografica siamo a Binondo Church quindi nella China Town, anticipata dai suoi colori e dalle sue porte fiammeggianti: cena ovviamente al chiosco di Ongpin North Bridge dove, a pochi metri da un maleodorante canale mefitico, ci gustiamo ancora una serie di piatti di frutti di mare da urlo. Assolutamente insospettabile ma anche questo è un segreto di dieci spedizioni…

Dal gruppo di Calbiga (a cui il 1 Aprile si è aggiunto Jean Paul mentre Tristan arriverà domani)  per fortuna qualche buona notizia che esorcizza un tempo ancora brutto tempo con fiumi in piena da far paura. La casa che il sindaco ci ha concesso in uso come campo base è comodissima.
Il dottor Rok è riuscito ad avere i permessi di polizia e barangay capitain per accedere alla grande grotta segnalataci a Canlobo, a pochi km da Calbiga.
Guido e Marc invece sono stati a Catbalogan per recuperare del materiale lasciato 2 anni fa e del carburo. Carburo, avete capito bene, perché a noi le grotte non piace solo immaginarle…
Mentre tutti sono impegnati ricevo un inquietante sms dal Gatto e Davide da cui si intuisce purtroppo che stanno mettendo a dura prova le riserve di cibo di Calbiga…
Domani la squadra comunque dovrebbe compattarsi e partire per una prima punta di 3-4 giorni cercando di spazzolare il più possibile visto che la Mama Cave di Canlobo si trova a 8 ore di cammino! Dai gnari, siamo con voi!
A questo punto ammesso che io e Gigi riuscissimo a partire lunedì notte o martedì, evitando ulteriori nottate in cui spacciarci per una coppia di bakla filippini (ma solo per non cadere in tentazione…), non li vedremo che al loro rientro, mercoledì o giovedì prossimi. Un delirio, davvero! Ma d’altronde non sarebbe un’avventura…

Matteo Pota Rivadossi

Binondo Chuch

Cattedrale in Intramuros

centri commerciali di Makati

con la bombola d'ossigeno nella Matiz

delfino sofferente di prostata

il chiosco segreto...

il fascino italiano...

Il Pasay River a China Town

jeepney tuning

mais alla brace; traffico e tricicli

Makati non smette di crescere!

sindrome di Peter Pan...

una delle porte della China Town

uno dei canali mefitici di Ongpin Street

English summary

Manila, Malate Pensionne Hotel lobby, Saturday April 2nd 8:30 p.m. (2:30 p.m. in Italy)

Yesterday and the day before were two awful days for me and Gigi:
We vainly spent them hoping to clear our stuff.

For whiling away the time we hang around in Manila among the infinite skyscrapers of Makati, commercial heart of the metropolis, then Intramuros fortified citadel holding many colonial buildings beside the huge cathedral .
After a long walk we are in Binondo Church, then in China Town.

The Calbiga team (joined on April 1st by Jean Paul while Tristan will arrive Tomorrow), makes us know that the weather is still bad and river almost flooding.
Doc. Roc managed to get police permissions to access the big cave we heard about a few km from Calbiga.
On the other hand Guido e Marc have been to Catbalogan for recovering stuff left 2 years ago.
Tomorrow the team should be united again for the first 3-4 exploration.
At best we’ll meet them when they will be back, next Wednesday or Thursday.


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