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Monbon Camp One

Monbon Camp One, lunedì 13 Aprile 2009 ore 16:30

Dopo l’umido romantico bivacco sul Korot, per fangaie, lame di calcare e ripidi saliscendi, siamo tornati qui in largo anticipo già stamattina dato che le possibilità esplorative della zona ormai sembrano esaurite. Il bilancio, malgrado i 1300 metri di rilievo di ieri (dacci oggi il nostro chilometro quotidiano…) che si sommano ai 3000 della “Mission Impossible” dell’anno scorso, appare sotto le aspettative. Difficoltà linguistiche, informazioni contraddittorie o forse solo il mio entusiasmo che corre troppo, fatto sta che ci aspettavamo grotte di taglia diversa. Stile Langun, per intendersi. Eppure dovevano essere tutte “Dako lungib” e “Mamacave“ ma poi… Pazienza, ci consoliamo sapendo che le nostre ricerche ci hanno permesso comunque di ricostruire la capricciosa idrografia, sotterranea e superficiale insieme, della porzione Nord del carso.
Ok, vorrà dire che mercoledì, non appena arriveranno i 15 portatori, sposteremo la baracca. Due gruppi per ottimizzare le forze ed evitare di spostare tutto in blocco: Jean Paul, Tristan, Alain, Frizzi e Lillo punteranno da qui direttamente a Mactingol per continuare le esplorazioni sul mitico collettore scoperto nel 2004 e troppo presto abbandonato con il sopraggiungere della guerriglia; io, Guido, Claudio e Lorenzo torneremo invece a Buluan per muoverci verso due obbiettivi che nel frattempo sono sbucati dal cilindro di spedizione.
Poco fa dalla squadra fotografica entrata in grotta a mezzogiorno, è tornato Tristan con uno squarcio bello profondo al braccio souvenir delle lame bianche di Elaroman. Qualcuno tira in ballo ancora la maledizione dei bulbi (per la cronaca appena consegnati da un porter che ha camminato per 15 ore…) mentre a Guido per farsi perdonare converrà imprimere nella sua Nikonos alcuni scatti di quei vuoti per sempre.
Intanto fuori ci godiamo altre puntate dello show del Muto, ottimo domestico almeno fino a pochi istanti prima di volare sulla cucina distruggendone una parte. Risultato piatti e bidone trascinati dalla corrente del Monbon River e lui appeso ad una radice che urla come una scimmia scuoiata…
Grotte-fango-fiumi-Muto-guerriglia-guide-problemi-cicale-pioggia e ancora fango senza soluzione di continuità. Occhi bassi sul sentiero per non volare. Solo buchi in testa per continuare a sognare.
Ah, dimenticavo: ad oggi 3850 metri di rilievo su 4300 esplorati!

Ciao a tutti, Pota
(Presidente del comitato anticamicia alla Magnum P.I. indossata da Claudio..)


Lo squarcio di Tristan


Karren nella foresta


Felci in foresta


Fango ovuque..


Fango onnipresente al campo

Potete mandare un SMS gratuito ai satellitari della spedizione (881631649730) tramite il sito www.intermatica.it entrando nella sezione MobileLine > Invio sms > a telefono Iridium


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