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SAMAR 2006: tra beffe e grandi risultai

24 Aprile
Il gruppo di Claudio Castegnati è nuovamente a S.Isidro di ritorno dal secondo campo avanzato. Mount Capot è la località nella foresta dove hanno esplorato la Ubasan Cave (grotta del fiume secco). Da un ingresso alto in piena giungla hanno raggiunto un collettore; quest’ultimo, percorso per un buon tratto col fango (e guano) fino alla cintura, termina, sia a monte che a valle, con un sifone. La grotta è popolata da una numerosissima colonia di pipistrelli.
Il secondo obiettivo in questa regione, il famoso pozzo che nella stagione delle piogge inghiottirebbe un fiume, è risultato un grossa beffa da parte della guida locale: accompagnati alla ricerca dalla guida stessa, i nostri sono stati fatti girovagare per ore nella giungla inutilmente.
Ovviamente incazzati neri, Claudio e compagni non hanno potuto altro che inveire contro l’indigeno (avrebbero voluto fargli fare la fine del cobra dell’altro giorno).
L’incazzatura è stata parzialmente smorzata dalla fine della stesura della poligonale della Robin’s Cave che risulta avere un dislivello massimo di 190 metri, quindi è senz’altro la grotta conosciuta più profonda delle Filippine.
Gli ultimi giorni della spedizione, il gruppo di Claudio li passerà cercando una via possibile di collegamento tra la Quattro Km Cave e la Tre Km Cave, vicino a S. Isidro.
Venerdì ritorneranno a Catarman riunendosi al gruppo di Matteo, da dove via Tacloban-Manila faranno rientro in Italia.

Gianni Garbelli


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