sede: vicolo Manzone 18, 25122 Brescia | ggb@ggb.it

SAMAR 2006

SPEDIZIONE SPELEOLOGICA IN FILIPPINE

Parte la spedizione Samar 2006, organizzata dall’associazione per le esplorazioni geografiche Odissea Naturavventura e dal Gruppo Grotte Brescia “Corrado Allegrettiâ€?, è composta da 5 speleologi bresciani, 2 veronesi e 2 anconetani e 1 urbinate che opereranno nel Nord dell’isola di Samar dal 6 al 30 Aprile 2006.


Grande ambiente ipogeo nel carso sconosciuto dell’isola di Samar (Filippine)

Obiettivo della ricerca è l’inesplorato carso a Sud della barangay di S.Isidro (distante una settantina di Km dalla città di Catarman), zona scoperta speleologicamente solo nel 2004 durante la seconda fase della spedizione italo-francese Mactingol 2004. Qui, ai margini di un’area estesa almeno 200 km quadrati e in meno di una settimana di attività, vennero rilevati ben 10 km di cui 7 concentrati nella colossale 3 Km Cave!

In questa occasione risalendo un importante corso d’acqua si cercherà di raggiungere le scarpata che delimita a Sud la zona d’assorbimento alla ricerca delle risorgenze, mentre da sopra, 400 metri più in alto, verrà continuata l’esplorazione di due promettenti cavità individuate nel 2004 e abbandonate per mancanza di tempo, enormi gallerie che fungono da inghiottitoi attualmente ferme su pozzo.

Ancora in Filippine, ancora a Samar, l’isola più selvaggia di questo meraviglioso arcipelago. Per me è la quinta volta, per Guido Rossi, veterano del gruppo, sono addirittura il doppio.
Una breve premessa è d’obbligo: di passaggio a Calbiga gli speleo italiani nel 1987 restarono stregati dal complesso di Langun-Gobingoob, 5 km di gallerie colossali che attraversano una ciclopica sala da 400 x 150 metri (seconda al mondo, probabilmente). Ciò che basterebbe per appendere il casco al chiodo con dignità, diremmo. Ma forse quel gigante potrebbe essere solo uno scampolo di un ben più esteso carsismo, se si dà un semplice sguardo alla mappa: scrutando infatti nelle depressioni a monte della sorgente incantata di Kalidungan, da cui sgorgano i 20 metri cubi del Calbiga River, appare chiaro l’immenso potenziale della zona.
L’entusiasmo esplorativo di svariati tentativi protratti per oltre quindici anni deve però fare i conti con l’NPA, la guerriglia che imperversa nella zona. Mactingol appare via via sempre più misterioso ed irraggiungibile. Frustrante.
Nel 2004 ecco l’exploit italo-francese con la fortuna sfacciata che permette di entrare al primo colpo nel misterioso collettore di Mactingol e soprattutto di non essere trascinati via dai suoi 10 metri cubi al secondo!
(vedi il resoconto della spedizione Mactingol 2004 all’interno del sito)
Un team perfetto con un’organizzazione spietata. La magia è sintetizzata da sua maestà l’elicottero che avrà sì annullato l’estenuante avvicinamento ma non quello dei guerriglieri che dopo 4 giorni, puntuali, ci scarrellano il colpo in canna…
Uno dei fiumi sotterranei più grandi del mondo, a lungo ipotizzato e poi percorso per una manciata di chilometri nuotando forsennatamente assieme ad amici francesi, ritorna di colpo nel suo silenzio. Ora un po’ meno misterioso ma ancor più irraggiungibile.

Sperando di non incappare nei problemi di guerriglia che abbiamo conosciuto “molto da vicinoâ€? nel 1993 e nel 2004 (in entrambe le occasioni siamo stati prelevati e riaccompagnati fuori dalla foresta con gli M16 in schiena…), quest’anno abbiamo deciso di continuare le esplorazioni più a Nord, lungo il fiume Catubig: una zona tranquilla per quanto riguarda i maoisti e promettentissima per le cavità che sicuramente sono nascoste nel suo intricato carso.

Certo, dimenticarsi delle gallerie che abbiamo lasciato a Mactingol, distante non più di 50 km in linea d’aria, fa male ma l’ultima volta ricordo di aver giurato di non volermi più cacciare in un simile vespaio, certo più che mai che nessuna grotta vale più del proprio rilevatore. Almeno da vivo.
A S.Isidro e a Las Navas abbiamo buoni contatti con i locali, gente amabile e ben disponibile ad accompagnarci alla scoperta di quelle che potrebbero rilevarsi tra le altre cose ottime possibilità di valorizzazione del loro territorio grazie ad un piano del locale governo.
Per noi ancora una volta i locali saranno semplicemente insostituibili, i migliori conoscitori dei segreti della foresta senza i quali, non dimentichiamo, nessuna spedizione potrebbe muoversi.

L’avvicinamento è piuttosto lungo: da Manila voleremo su Catarman, ovviamente se troveremo un volo… Poi un paio d’ore (sette nell’ipotesi peggiore…) di jeepney ci porteranno dove finiscono le strade. Da Qui in altre 2 ore di lancia risalendo il fiume Catubig rivedremo il piccolo villaggio di Las Navas, poi quello di S Isidro.
Nei pressi del villaggio sistemeremo il campo base, punto d’appoggio fondamentale da dove partire alla ricerca di nuove grotte: gli obiettivi più interessanti lasciati nel 2004 sono ad una giornata di marcia attraverso una jungla fittissima. La ricetta è a base di fiumi da guadare con molta circospezione, la solita sauna caldo-umida buona forse solo per la sinusite, serpenti in grotta da riempire un erpetario al dì e altre mille classiche sorprese tropicali che, senza enfasi, farebbero inorridire qualsiasi trekker esperto. Probabilmente anche molti speleo…

Ma noi infondo queste situazioni le cerchiamo fino al punto di esserne diventati dipendenti. Sognare chilometri di gallerie inesplorate e fiumi sotterranei e poi trovarsi a percorrerli crea dipendenza. La speleologia vissuta a questi livelli diviene un’ottima scusa per vivere ma anche solo per sognare…

Rientra nei propositi di Samar 2006 anche la realizzazione di un video documentario professionale.
Per chi volesse seguire gli sviluppi della spedizione potrà farlo su questo sito che sarà aggiornato costantemente grazie ad un collegamento satellitare.

Pausa durante una battuta alla ricerca di cavità: fango, acqua e fatica la fanno da padroni…

Pausa durante una battuta
alla ricerca di cavità: fango,
acqua e fatica la fanno da
padroni…


Saranno della partita Matteo Rivadossi, 36 anni di Nave (Bs) capo spedizione, Giacomo Rossetti, 33 anni di Nave (Bs) responsabile riprese video, Claudio Castegnati, 32 anni di Botticino (Bs) responsabile logistica, Lorenzo Sardini, 40 anni di Castelverde (Cr), Marco Benvenuti, 29 anni di Molinetto (Bs), Lorenzo Caramazza, 38 anni di Verona pubbliche relazioni, Guido Rossi, 49 anni di Verona geologo e fotografo, Sandro Mariani, 31 anni di Fabriano (An) geologo, Quinto Quaresima, 39 anni di Fabriano (An) e Giacomo Berliocchi, 27 anni di Fano (Pu).

Matteo Rivadossi


0 Responses to “SAMAR 2006” | Comments are currently closed.